Amos Genish, amministratore delegato e direttore generale TIM, dice no alla separazione della rete. L’AD ribadisce la propria posizione durante l’intervento tenuto agli “Stati generazioni delle telecomunicazioni, l’Italia alla svolta dell’Ultrabroadband“, organizzato da CorCom con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’AD TIM Genish Positivo sulla Banda Ultra Larga in Italia
“Sulla rete in banda larga, l’Italia inizia ad essere in linea con il resto d’Europa“. Così esordisce Genish durante l’incontro organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico – Segretariato dalle Comunicazioni al Centro Congressi Roma Eventi nella Capitale. Qui ha poi aggiunto che “C’è stato un miglioramento deciso che continuerà nei prossimi anni. Il settore in cui c’è più da lavorare in questo momento è la penetrazione dell’ultrabroadband, ma credo che l’Italia possa centrare gli obiettivi fissati dall’UE per il 2020“.
No alla Separazione della Rete
L’amministratore delegato TIM è, dunque, molto positivo a proposito dell’andamento del mercato del nostro paese. Relativamente alle ipotesi circolate sulla separazione della rete, Genish difende l’attuale forma di parità dell’accesso della rete, sottolineando che “è un modello che funziona”. L’AD aggiunge poi che TIM “sta facendo meglio di British Telecom con Open Reach” e che è necessario “togliersi dalla testa che la separazione della rete sia la soluzione ai problemi di connettività; in Italia, qualunque player può accedere completamente alla nostra rete“. Secondo l’amministratore delegato dell’ex Telecom Italia, dunque, le e sperimentazioni di separazione della rete non stanno dando buoni risultati ed anzi danno prova di non essere vincenti. Come esempio, Genish parla dell’Australia, nazione in cui il governo ha ammesso “che la separazione è stata un errore“, e della Svezia che “sta facendo retromarcia“.
FTTC: Modello Valido
A proposito della fibra ottica, Genish parla della validità in Italia del modello FTTC (fiber to the cabinet): “E’ un modello particolarmente indicato per questo paese, anche per il modo in cui è strutturata la rete sul nostro territorio rispetto al resto d’Europa, con distanza media di 200 metri dei cabinet dalle abitazioni e dagli utenti finali“.
La fibra ottica non è solo questione di connettività, ma anche di domanda. L’amministratore delegato TIM ricorda infatti che in Italia sono ancora basse le digital skill di base, dal momento che non c’è un uso massiccio dei servizi di e-commerce o di e-banking. Infine, Genish fa un annuncio “Ad agosto 2018 TIM lancerà un’offerta convergente“, ovvero comprensiva di fisso, mobile e contenuti.