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Telecom chiude 6000 centrali per sviluppare la rete in Fibra Ottica

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Telecom ha deciso di accelerare il processo di sviluppo della rete in Fibra Ottica, annunciando all’AGCOM la chiusura di 6000 centrali che impiegano il rame. Tutto sarà Full IP, in favore della costituzione di reti di ultima generazione.

L’ex monopolista ha annunciato di voler dismettere o riconvertire 6.000 centrali di vecchio stampo su 10.500 totali, in favore di strutture più avanzate dal punto di vista tecnologico.  Il processo si svolgerà dal 2017 al 2024, anni nei quali queste centrali saranno chiuse o convertite in favore dei servizi Full IP basati sulle reti in Fibra Ottica. E’ dunque un addio al rame, che ha caratterizzato le connessioni internet fino ad oggi, in favore della tecnologia Full IP, interamente basata sulla Fibra Ottica, al fine di supportare al meglio il piano di copertura stabilito dalla Telecom. Le centrali che saranno chiuse non sono tuttavia quelle che riguardano la parte finale, ovvero i collegamenti tra la centrale, gli armadi e gli utenti finali, che rientrano in altri progetti di sviluppo.
Il piano di ammodernamento di queste strutture di proprietà Telecom è partito in modo ufficiale tramite la comunicazione all’AGCOM, che con una delibera del 2015 aveva dettato i tempi relativi allo smistamento delle strutture e che, entro 5 mesi, stabilirà l’iter della dismissione: Telecom, inoltre, ha l’obbligo di informare gli operatori alternativi che utilizzano tali siti con un anticipo di 5 anni nel caso delle centrali aperte ai servizi di unbundling su rame, oppure di tre anni in caso di strutture non aperte a tali servizi. Per tale motivo, sarà l’autorità garante delle telecomunicazioni a stabilire tutto il processo, al fine di evitare contenziosi fra Telecom e le altre società che utilizzano in modalità wholesale tali siti e che potrebbero, durante la loro chiusura, lamentare disservizi e cattivi funzionamenti.
Questa operazione non solo consente alla telco di dotarsi di una rete di ultima generazione con tecnologia Full IP, in grado di supportare al meglio i nuovi servizi digitali e le nuove tecnologie della Fibra Ottica, ma soprattutto le permette di abbattere i consumi energetici e di monetizzare tali strutture sul versante immobiliare, vendendo quelle di proprietà e liberandosi di affitti onerosi. Le stime relative ai risparmi complessivi a cui andrà incontro Telecom sono ancora segrete, ma si pensa che la società potrebbe accumulare circa 100 milioni di euro.

PIANO TELECOM PER LA FIBRA OTTICA
Lo scopo della Telecom è quello di diffondere velocemente la rete in Fibra Ottica: per raggiungere l’obiettivo, la società ha investito ben cinque miliardi di euro, al fine di diffondere la banda ultra larga in tutto il territorio italiano. A marzo 2017 l’azienda ha anche annunciato un nuovo progetto per lo sviluppo delle reti in Fibra Ottica nelle “aree bianche o rurali”, ovvero quelle zone difficili da coprire a causa di difficoltà di natura geografica inserite, secondo le norme dell’Unione Europea, nella classificazione dei Cluster C e D, definite “a fallimento di mercato”. A maggio 2017, TIM ha portato la Fibra Ottica nel 65% delle case italiane, mentre l’obiettivo per il futuro è quello di raggiungere l’85% della popolazione entro il 2017, il 95% entro il 2018 e il 99% entro il 2019.
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