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Luigi Gubitosi Eletto Nuovo Amministratore Delegato TIM

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Luigi Gubitosi è stato eletto nuovo amministratore delegato e direttore generale della TIM. Il CDA, riunitosi ieri, ha deciso di affidarsi ad un esponente della lista Elliott, con esperienze in Alitalia, Rai e Wind.

Chi é il nuovo Amministratore Delegato TIM Luigi Gubitosi

Napoletano classe 1961, Luigi Gubitosi è laureato in Giurisprudenza presso la Federico II di Napoli ed ha studiato anche alla London School of Economics and Political Science; infine, ha conseguito un master in Business Administration all’INSEAD di Fontainebleau. Nel CV di Gubitosi si annoverano molte esperienze di primo livello:

  • amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni,
  • direttore generale della Rai,
  • commissario straordinario di Alitalia.

Il neo – eletto ha commentato così la sua nomina:

Tim ha una grande storia e un capitale umano da valorizzare per vincere la sfida del mercato, incrementare la generazione di cash flow per ridurre il debito ed esaminare con attenzione e velocità il progetto per la costruzione di una rete unica

CDA TIM

Gubitosi è membro del CDA TIM dal 7 maggio 2018, in quota Elliott. La società guidata da Singer gode della maggioranza nel consiglio, con 10 dei 15 amministratori che lo compongono. La nomina di Gubitosi si pone, dunque, in discontinuità con la gestione del precedente AD, ovvero Genish, il quale è espressione di Vivendi; questa società, al contrario, è il primo azionista di TIM, pur avendo solo 5 consiglieri nel board.
L’elezione di Gubitosi è stata ovviamente osteggiata da Genish ed i membri Vivendi. In particolare, l’ex amministratore delegato ha dichiarato che si tratta di “un altro capitolo triste per la storia della società“, accennando alla possibilità di richiedere un’assemblea dei soci il prima possibile.

Rete Unica TIM

L’elezione di Gubitosi si inserisce in un contesto fortemente a favore della rete unica. Il governo, ormai da tempo, sta spingendo affinché si crei una società unica di rete, in modo da portare la connessione anche nelle zone “a fallimento di mercato”. Nello specifico, l’esecutivo vorrebbe integrare l’infrastruttura TIM con quella di Open Fiber. Dalla parte di Elliott e della rete unica anche la Cassa Depositi e Prestiti, altro socio di minoranza della TIM.

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