Attualità

Assemblea TIM: è Tregua fra Elliott e Vivendi

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Sembra che Elliott e Vivendi siano finalmente arrivati ad una tregua: questo è quanto si evince dall’assemblea TIM del 29 marzo, durante la quale Vivendi ha deciso di non presentare alcuna mozione.

Assemblea TIM: la Mozione di Vivendi

La mozione di Vivendi, segnalata nei giorni scorsi, aveva come scopo:

  • la revoca di 5 consiglieri Elliott;
  • la nomina di 5 consiglieri suggeriti da Vivendi;
  • la sostituzione del presidente Conti.

Vivendi ha deciso di non richiedere la revoca dei cinque amministratori, che comunque non sarebbe passata a causa dei voti contrari: sarebbe stata appoggiata infatti solo dal 2,9% del capitale. Il 40% del capitale e la stragrande maggioranza dei fondi presenti in assemblea (affluenza al 67%) avrebbe sicuramente respinto l’allontanamento dei consiglieri menzionati e degli stessi Conti e Gubitosi.  
La società francese non ha tuttavia dato assenso a nessuno dei punti discussi; si è astenuto sul bilancio, i dividendi, le politiche di remunerazione e dalla nomina della società di revisione.

Decisioni dell’Assemblea TIM

Durante l’assemblea TIM, è stato stabilito:

  • approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018;
  • autorizzazione del pagamento alle sole azioni di risparmio del dividendo privilegiato;
  • il rifiuto della politica di remunerazione prevista per il 2019 e all’aggiornamento del Long Term Incentive Plan 2018;
  • conferimento dell’incarico di revisione per il periodo 2019/2027 a
    Ernst & Young. 

Dichiarazioni

A proposito dell’assemblea TIM, Elliott ha dichiarato “E’ un chiaro segnale che capisce come ci sia un ampio supporto per il CDA indipendente di TIM in carica”. Questo risultato è una vittoria per TIM e spiana la strada per una creazione di valore stabile per tutti gli azionisti“. Elliott si dice pronta a supportare “l’AD Luigi Gubitosi, il management e l’attuale board indipendente“, guardando ad “un dialogo costruttivo con tutti gli azionisti per perseguire la massimizzazione del valore per il gruppo“.
L’AD Gubitosi ha aggiunto che “TIM ha la storia, le competenze ed il know how per competere con orgoglio e successo con i peers europei. Può fare tantissimo per gli azionisti e per il paese“.

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